L’artigianato di Lanzarote e la possibilità di sperimentarlo
Di Salvatore Lampreu
El Mercado Autoctono Sostenible per scoprire le antiche tradizioni contadine di Lanzarote
Ciò che rende unici i territori, oltre ai paesaggi, sono le persone che li abitano, con le loro tradizioni, usanze, lingue, aneddoti e modi di fare. Chi sceglie Lanzarote per le proprie vacanze resterà sicuramente colpito dal carattere accogliente dei suoi abitanti, depositari di un’antica cultura principalmente legata alla terra.
Prima che il turismo si affermasse in modo preponderante, infatti, l’economia isolana era in prevalenza connessa alle lavorazioni artigianali e alle coltivazioni di specie vegetali abituate a crescere con poca acqua.
C’è un posto speciale a Lanzarote dove poter scoprire e riscoprire tutto ciò in uno scenario assolutamente strepitoso: la Casa-Museo del Campesino, nel comune di San Bartolomè, struttura fortemente voluta da César Manrique che, con questa opera di arte e architettura, ha voluto celebrare la figura del contadino, valorizzandone la cultura e la storia.
La Casa-Museo del Campesino
L’alto, bianchissimo, squadrato e ultra fotografato monumento alla fertilità di Manrique, quasi un’icona di questo luogo magico, dà il benvenuto ai visitatori proprio difronte al grande parcheggio che si trova all’ingresso della casa museo, che non è un museo tradizionale e statico, con esposizione di oggetti e manufatti vari, ma piuttosto un luogo vivo e vissuto dagli artigiani del posto.
La struttura, totalmente intonacata di bianco, con alcuni elementi in pietra a vista e gli infissi verdi, riprende le architetture campestri di un tempo. Ha il suo nucleo centrale nel grande patio attorno al quale sono raccolte, in forma circolare, le casette che ospitano i laboratori.
È qui che si incontra il Mercato Autoctono Sostenible, il modo migliore per immergersi nel mondo delle tradizioni isolane e vivere esperienze autentiche, “sporcandosi le mani”, e dunque realizzare oggetti-souvenir o preparare alimenti sotto la guida di esperti conoscitori.
L’ingresso al mercato è libero ma se si sceglie di vivere le esperienze e prendere parte ai laboratori artigianali, questi hanno un costo super accessibile: 3 euro per persona per attività.
Le attività del Mercado Autoctono Sostenible
Già l’abbinamento delle parole “sostenibile” e “autoctono” dice tutto di questo mercato e, per chi è attento all’ambiente ed è alla costante ricerca del genius loci, dovrebbe bastare per invogliare a una visita.
Nel mercato autonomo sostenibile le attività degli artigiani (ognuno occupa una casetta) sono disposte a semicerchio nella grande corte che le ospita.
Qui si trovano diversi laboratori, da quello di produzione del mojo, una salsa leggermente piccante che accompagna diverse pietanze locali, a quello di lavorazione della ceramica, dal laboratorio tessile a quello di realizzazione dei sombreri, da quello di produzione del gofio fino a quello di tinture naturali.
Io ne ho visitato alcuni e preso parte a dei laboratori, come quello della ceramica in cui mi sono cimentato nella realizzazione di una ciottola in argilla secondo l’antica tecnica utilizzata dalle popolazioni preispaniche. Per me, che non avevo mai maneggiato l’argilla prima d’ora, è stata un’esperienza interessante ma soprattutto un viaggio nel mondo delle decorazioni, dei colori naturali e dei manufatti che l’ingegno umano ha saputo creare nel corso dei secoli.
Un’esperienza che consiglio a tutti di compiere in un negozio in cui poter, oltretutto, acquistare tanti bei ricordini originali da portare a casa.
Il secondo laboratorio che ho visitato è stato quello di produzione del mojo, nelle sue varianti verde e rossa, una salsa di accompagnamento a molte pietanze (ottimo sulle papas arrugadas) che viene prodotta pedissequamente seguendo il ricettario e utilizzando un piccolo mortaio in legno. Gli ingredienti sono semplici: aglio, una specie di peperoncino locale, il sale e altre spezie. Si ha la possibilità così di realizzare il mojo sotto la guida di Stefania e di comprare l’occorrente con la ricetta per poterlo ripetere anche a casa.
Merita sicuramente una visita il laboratorio tessile dove si trova un telaio tradizionale in legno, molto simile a quelli utilizzati anche in Sardegna. Qui è possibile ammirare l’arte tessile di Lanzarote, con i suoi motivi tradizionali, i colori e le tecniche. Oltre ai pezzi più classici, come tappeti e bisacce, è possibile anche in questo caso acquistare piccoli souvenir o articoli come borse e borsette realizzati seguendo linee più moderne e innovative ma sempre con materie prime naturali e nel solco della tradizione.
Ogni laboratorio richiede un tempo di mezzora e questo permette di poter trascorrere anche diverse ore all’interno del museo del campesino senza mai annoiarsi oppure di organizzare più visite, ognuna delle quali dedicata a specifiche esperienze.