YAIZA
Situato a sud dell’isola, fu il primo luogo di conquista e prima enclave europea nell’arcipelago delle Canarie. Condivide con il comune di Tinajo l’altra parte del Parco Nazionale di Timanfaya.
PAESE DI YAIZA
Il paese di Yaiza è il nucleo del comune e confina con le zone sepolte dalle eruzioni vulcaniche avvenute nel 1730 e nel 1736 e di cui ne narrò la storia l’allora parroco di Yaiza, Andrés Lorenzo Curbelo. Si tratta di uno dei paesi meglio conservati dell’arcipelago delle Canarie che ha ottenuto diversi premi per la bellezza che vantano le sue strade e le sue case, molto curate e decorate con una grande varietà di piante e fiori. Di fronte al Municipio troviamo la parrocchia di Nuestra Señora de los Remedios, santa patrona del comune la cui festa si celebra l’8 settembre. Yaiza spicca tra i paesini dell’isola per il paesaggio curato e il rispetto dell’architettura tradizionale.
PARCO NAZIONALE DI TIMANFAYA
L’area occupata dal parco nasce dalle violente eruzioni vulcaniche verificatesi per sei anni consecutivi dal 1730 al 1736, e quelle posteriori, nel secolo XIX, soprattutto nel 1824.
- Montañas del Fuego. Dentro il Parco Nazionale si innalzano i vulcani che diedero vita alle eruzioni più importanti e che generalmente vengono chiamati Montañas del Fuego (Montagne del Fuoco).Una volta raggiunte le Montañas del Fuego si ha la sensazione di trovarsi in un posto misterioso e unico. Il primo punto da visitare è l’Islote de Hilario, un luogo dove il sottosuolo presenta una temperatura di 140ºC a soli 10 cm di profondità e dove possiamo assistere a diversi esperimenti geotermici come i geyser artificiali generati dall’acqua fredda gettata in dei tubi nel terreno.Sull’Islote de Hilario l’artista César Manrique creò il Ristorante El Diablo (il diavolo) che dispone di un forno naturale che si nutre del calore proveniente dalla perforazione della montagna e dove vengono cucinati la maggior parte dei piatti offerti.L’Islote de Hilario è il punto di partenza del “Percorso tra i Vulcani”, che permette di ammirare i luoghi di maggior interesse del Parco a bordo di autobus appositi, che percorrono 14km di strada nelle aree vulcaniche più rilevanti dal punto di vista geologico e paesaggistico. Durante la visita si osservano le numerose allineazioni di vulcani, le distese di lava, i coni e i tubi vulcanici presenti nel Parco. + info
- Echadero de camellos. A circa 2km dall’ingresso delle Montañas del Fuego troviamo l’“echadero de camellos”, dove godersi una passeggiata in cammello. Orario: 09:00 – 16:00.
- Percorsi nel parco. È possibile realizzare visite guidate a piedi nel Parco Nazionale di Timanfaya, partendo dal Centro Visitatori. + info + info
- Contatto Parco Nazionale di Timanfaya.
+34 928 118 042
PAESAGGIO PROTETTO DI LA GERIA
La Geria occupa un’estesa zona al centro di Lanzarote, coperta in parte dalla lava delle eruzioni avvenute negli anni 1730-1736 e sulla quale spiccano alcuni coni vulcanici di diverse altezze.
Questi terreni sono per lo più destinati alla piantagione di vigneti che si servono dei lapilli per mantenere l’umidità. Si tratta di un metodo tradizionale profondamente radicato nella cultura di Lanzarote che richiede contributi economici per migliorarne il rendimento.
In questa zona troviamo vari centri abitati dove si coltivano gli orti nella maniera tradizionale. Una rete di strade sterrate e asfaltate collega questi centri abitati con quelli circostanti e permette di percorrere l’area protetta. Lungo il cammino troviamo alcune cantine dove assaporare il vino della zona.
CHARCO DE LOS CLICOS
L’interno del cratere che si apre al mare conosciuto come El Golfo ospita il Lago Verde o Charco de Los Clicos, suo elemento più rilevante formatosi per l’affioramento dell’acqua marina in superficie.
- El Golfo. Accanto a questo spettacolo naturale troviamo El Golfo, un paesino di pescatori che offre un’ampia gamma di ristoranti fronte mare.
LOS HERVIDEROS
Si tratta di una parte di costa a picco sul mare che presenta grotte e sfiatatoi formatisi in seguito alle eruzioni vulcaniche degli anni 1730-1736, scolpiti dall’erosione delle onde del mare che vi si infrangono con violenza.
SALINE DI JANUBIO
Alla fine del secolo XIX l’ingegnosità di Lanzarote da vita a un tipo di salina denominata “salina di fango con rivestimento in pietra”, utilizzando pozzi e mulini a vento così da non dover dipendere dalla linea costiera.
Le Saline di Janubio si costruiscono nel 1895 ma all’inizio del XX secolo (1915) vengono perfezionate ed ampliate fino a diventare come sono attualmente. Situate a Janubio, tra la Punta del Volcán e il Risco de la Caletita, occupano una superficie di 44 ettari.
SPIAGGE DI PAPAGAYO
All’interno del Monumento Naturale di Los Ajaches troviamo alcune delle più belle spiagge dell’isola. Papagayo è la più famosa e frequentata, ma non è l’unica giacché anche quella di Las Mujeres è nota per i suoi resti archeologici. Tutte dotate di sabbia dorata e acque tranquille, costituiscono il posto ideale dove trascorrere una piacevole giornata al mare immersi nella natura.
MONUMENTO NATURAL DE LOS AJACHES
Dichiarato Monumento Naturale nell’anno 1994, si tratta di un massiccio vulcanico antico, le cui origini risalgono al Miocene, ovvero a circa 15 milioni di anni fa. Si tratta dunque dei materiali più antichi sull’isola.
In quest’area si alternano zone pianeggianti (Pianura del Rubicón) e rilievi dalla pendenza notevole che costituiscono il vero e proprio massiccio montagnoso, il cui litorale è di particolare interesse turistico poiché caratterizzato dalla combinazione di zone a picco sul mare e meravigliose cale e spiagge quasi vergini. È il luogo ideale per fare trekking grazie ai pannelli di informazione posti accanto al controllo d’accesso e lungo l’intero perimetro del monumento.
Presso la spiaggia de Los Pozos, questo Monumento Naturale ospita i resti del primo insediamento dei conquistatori franco-normanni nell’anno 1402.
SCULTURE SUBACQUEE DI JASON DECAIRES TAYLOR
Playa Blanca offre la possibilità di effettuare un’immersione per scoprire le sculture subacquee dell’artista Jason deCaires Taylor. La collezione di figure è situata in una zona protetta vicino a Las Coloradas, in Playa Blanca, a una profondità tra i 12 e i 14 metri. Questo progetto venne ideato dall’artista per sensibilizzare le coscienze sul destino degli oceani.
Per poter visitare le sculture esistono due opzioni: una è quella di visitarle dalla superficie, cioè con lo snorkel, e l’altra è quella di immergersi e nuotare sott’acqua con le bombole tra le stesse statue.
PORTI TURISTICI
Il comune di Yaiza vanta due porti turistici, entrambi dotati di lungomare rico di ristoranti e negozi.